Focaccia con lievito madre, pesto di pistacchi di Bronte, burrata e Mortadella Bologna
La focaccia di solito si mangia così come esce dal forno, magari con un filo d’olio rigorosamente evo e aghi di rosmarino. Io amo condirla con cose sfiziose: cipolle, olive, pomodorini oppure farcirla con formaggi e salumi. Questa volta ho voluto darmi una botta di vita, condendo la superficie della focaccia con lievito madre, pesto di pistacchi di Bronte, burrata, Mortadella Bologna e granella di pistacchi, sempre di Bronte. Il risultato non ve lo sto a dire… dovete provare questa sfiziosa bontà, farete felici: voi e i vostri commensali.
Devo dire che la protagonista di questa ricetta è “la focaccia” con il suo impasto con lievito madre e lavorazione a mano senza impastatrice, ma il condimento cattura sempre tutta l’attenzione.
Ingredienti
per una teglia da forno standard
150 g semola rimacinata (più quella necessaria per la lavorazione)
350 g farina Manitoba
375 g acqua a temperatura ambiente
100 g di lievito madre (rinfrescato e raddoppiato in 3 – 4 ore)
1 cucchiaino di miele
10 g sale fino
Per condire la superficie della focaccia
pesto di pistacchi di Bronte q.b. (Il pesto di pistacchi può essere usto quello in barattolo (buonissimo), di “Sicilia Perfetta” prodotto e confezionato nello stabilimento di Contrada Sciara 95034 Bronte (CT) oppure lo si può fare la ricetta: http://blog.giallozafferano.it/passioneperilcibo/crema-di-pistacchio/)
stracciatella q.b.
Mortadella Bologna IGP q.b.
granella di pistacchio di Bronte q.b.
Un consiglio spassionato: siate generosi nelle quantità, non ve ne pentirete
In un grossa ciotola, sciogliere, con l’aiuto di una forchetta, il lievito madre e il cucchiaino di miele, in 100 g di acqua, unire la semola e mescolare con l’aiuto di un cucchiaio da tavola, aggiungere i 275 g d’acqua rimanenti e mescolare sempre con il cucchiaio, unire quindi 350 g di Manitoba e cominciare ad impastare sempre con il cucchiaio, passare poi ad impastare con il pugno della mano, dopo aver unito l’olio evo, in modo da incorporare l’olio, per poi fare delle pieghe in questo modo: con una mano portare i bordi dell’impasto al centro, spingendo con il pugno e girando continuamente la ciotola con l’altra mano.
Oliare un contenitore e passarvi dentro l’impasto, fare riposare, coperto con pellicola per circa mezz’ora.
Ogni mezz’ora fare 3 giri di pieghe, come fatto in precedenza.
Dopo la 3° volta di giri, lasciare riposare, a temperatura ambiente (minimo 25°) l’impasto, sempre coperto, per 1 ora.
Trascorsa l’ora di riposo dell’impasto, trasferirlo in frigo tutta la notte.
Il giorno seguente lasciarlo a temperatura ambiente per completare la lievitazione: l’impasto deve presentarsi bello gonfio d’aria.
Mettere un foglio di carta forno sulla teglia spolverare con abbondante semola, posizionare l’impasto sulla semola e spolverare con la semola anche la superficie dell’impasto, a questo punto capovolgerlo e con i polpastrelli pigiare molto, ma molto delicatamente per allargarlo un po’, per poi tirarlo un po’ dai lati, molto delicatamente per portarlo fino ai bordi della teglia. Coprire l’impasto con un telo pulito e lasciarlo riposare per circa 40 minuti, trascorsi i quali si verserà dell’olio evo su tutta la superficie e si spruzzerà con del sale.
Passare in forno statico ben caldo, preriscaldato a 250°, per 20 – 25 minuti, posizionando la teglia sul piano più basso (ma non a contatto con il fondo del forno).
Gonfierà per bene, risultando soffice e ben alveolata.
A questo punto se la focaccia, la si vuole gustare semplice, irrorare la superficie, mentre la focaccia è ancora calda, con un filo d’olio evo e spargere qua e là degli aghi di rosmarino, altrimenti provate a condirla spalmando la superficie con il pesto di pistacchi, sorgere qua e là fiocchetti di burrata, infine coprire tutta la superficie della focaccia con fette di Mortadella Bologna IGP dall’intenso profumo e dal bel colore rosa che ben si sposa con il verde dei pistacchi.
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