La Chiffon cake o Fluffosa è una torta che mi ha sempre molto intrigato… per l’altezza incredibile e per gli svariati modi con i quali si può decorare, creando sempre una torta diversa ma sempre incredibilmente buona! Ovviamente la si può servire anche solo spolverata di zucchero a velo, come ho fatto io, e di certo non farà affatto sfigurare!
Finalmente ho acquistato lo stampo adatto che è altissimo, a ciambella, con il fondo estraibile e con tre piedini nel bordo superiore dello stampo che quando si capovolgerà, farà stare la cake sospesa. Sì perché a cottura ultimata, lo stampo va capovolto e poggiato su questi piedini, per circa 12 ore in modo tale che la Chiffon cake abbia modo di staccarsi e scendere giù (devo dire però che pur scendendo, rimane attaccata al fondo e quindi bisognerà intervenire con una spatola per liberarla dal fondo stesso). La ricetta base della Chiffon cake, per essere sicura di non sbagliare, l’ho presa dal blog www.ifood.it suggeritomi dalla mia amica Valentina Cappiello, Lei è bravissima, fa dei dolci strepitosi quindi vi consiglio di visitare il suo sito.
Ingredienti
per uno stampo da Chiffon cake di 26 cm.
300 gr farina 00
280 gr zucchero semolato fine
7 uova intere
120 gr di olio di semi di Arachidi
200 gr di latte di mandorle della Condorelli
1 bustina di lievito per dolci (16 gr)
2,5 gr Cremore di Tartaro (il bitartrato di potassio è un sale di potassio dell’acido tartarico che si presenta come una polverina bianca. Ha azione lievitante soprattutto se usato insieme al bicarbonato. Ricordo mia nonna che usava la combinazione di questi due elementi, perché allora non esisteva il lievito chimico. L’insieme di Cremore di Tartaro e bicarbonato è adattissimo per i lievitati per gli in tolleranti al lievito e per i vegetariani o vegani. Per orientarsi quanto usarne, basterà sostituire il quantitativo di lievito chimico previsto nella ricetta, con metà cremore di Tartaro e metà bicarbonato di sodio.)
I semini di ½ bacca di vaniglia o 1 ½ cucchiaino di estratto di vaniglia
1 cucchiaino di sale fino
In una ciotola setacciare la farina con il lievito, unire lo zucchero e il sale e mescolare.
Nella ciotola della planetaria con la frusta mettere i tuorli con la vaniglia, il latte di mandorle, l’olio di semi e lavorare tutto insieme; unire gli ingredienti secchi e lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio.
Togliere questo composto dalla ciotola della planetaria e lavare molto bene (con acqua calda e sapone) ciotola e frusta perché servirà per montare gli albumi a neve ferma (e ormai sappiamo tutti che non monteranno in presenza, anche in minima traccia di grasso o tuorlo, se non si vuole fare questo passaggio gli albumi si possono montare con uno sbattitore a mano in grado di montare gli albumi nella giusta maniera, cioè a neve ferma). Quindi versare gli albumi nella ciotola della planetaria con la frusta, entrambe ben pulite e asciugate, e iniziare a sbattere (dapprima a bassa velocità) fino a quando gli albumi non siano schiumosi, quindi unire il cremore di tartaro mentre la frusta è in movimento e sbattere alla massima velocità fino a che gli albumi siano montati a neve ben ferma (sono montati a neve ben ferma, quando rivoltando la ciotola, gli albumi non cadono giù).
Versare metà composto di tuorli negli albumi montati e mescolare con una frusta grande, rigorosamente a mano e dal basso verso l’alto girando nel contempo anche la ciotola.
Unire l’altra metà dei tuorli e mescolare sempre dall’alto verso l’alto; si otterrà un impasto ben amalgamato, vellutato e gonfio che è uno spettacolo. Versare l’impasto nello stampo da Chiffon cake non imburrato né infarinato, cercando accuratamente di non sporcare i bordi e il centro dello stampo con schizzi d’impasto (questo per evitare che la Chiffon cake lievitando in forno, incontri ostacoli di schizzi d’impasto già cotto, che comprometterebbero la giusta lievitazione). Quindi passare in forno preriscaldato a 160° per circa 75 minuti (tutto dipende dal forno, con il mio ho dovuto allungare il tempo di cottura di 20 minuti). Ovviamente è bene fare la prova stuzzicadenti, che io ho fatto con un lungo spiedino per controllare che il cuore fosse cotto. Sfornare e subito
capovolgere lo stampo. Lasciare raffreddare in questa posizione per 12 ore. Come ho detto la Chiffon cake dovrebbe staccarsi da pareti e fondo dello stampo, ma per togliere il fondo mi sono dovuta aiutare con una spatola.
A questo punto la si può spolverare di zucchero al velo o la si può decorare con glasse, creme, frutti freschi e secchi. E’ davvero favolosa!
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