Lo stinco di maiale al forno è un secondo piatto da giorno di festa. Si presenta con la superficie di un bel colore rosso bruno, con la carne morbidissima e succulenta, che si stacca facilmente dall’osso.
In cottura sia la carne che l’osso che l’insieme di tutti gli aromi danno vita ad un sughetto delizioso e molto saporito che ben si sposa con un contorno di purè o di patate al forno, come dire è la morte sua!……E’ un piatto tradizionale della cucina altoatesina, che è stato adottato da tutte le cucine regionali italiane, così come è tradizionale prepararlo in Germania, precisamente a Berlino, dove lo servono con i crauti.
Ingredienti
1 stinco di maiale a persona
50 gr. di burro
Brodo di carne q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
2 spicchi d’aglio in camicia
1 rametto di rosmarino fresco
1 rametto di timo fresco
Qualche foglia di alloro e di salvia
1 bicchiere di vino bianco secco
Sale e pepe q.b.
Cospargere lo stinco di maiale con un misto di sale e pepe. In una padella mettere a soffriggere a fiamma allegra, lo stinco con qualche cucchiaio di olio, il burro, gli spicchi d’aglio schiacciati, il rosmarino, la salvia, l’alloro e il timo. Fare rosolare bene da tutte le parti girandolo spesso e, quando sarà uniformemente dorato, sfumare con il vino, unendolo poco alla volta per evitare che schizzi. Toglierlo dalla padella e passarlo in una teglia con tutto il sughetto. Unire qualche mestolo di brodo, coprire la teglia con carta stagnola e passarlo in forno preriscaldato a 180° per circa un’ora e mezza (molto dipende dalla grandezza dello stinco), girandolo ogni tanto e ricoprendolo ogni volta con la stagnola. Trascorso il tempo, togliere la stagnola e aggiungendo ancora burro e olio, far cuocere per un’altra mezz’oretta. Verificare l’avvenuta cottura dello stinco pungendo con uno spiedino: se non esce alcun liquido rosa e la carne si è ritirata dall’osso, lo stinco è cotto. Il succulento sughetto, opportunamente filtrato andrà servito in una salsiera riscaldata e servirà per condire lo stinco. Servire lo stinco caldissimo, con purè di patate o patatine novelle o anche quarti di patate al forno.
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