Pandoro Chiffon Cake. Il Pandoro Chiffon Cake è
sempre per chi non ha tempo di fare il vero Pandoro con le ricette dei grandi pasticceri. Quindi si può benissimo fare la Chiffon Cake con la forma del Pandoro.
C’è effettivamente più di un problema da superare…ma li ho risolti io per voi, facendo qualche prova. Il problema più grande è lo stampo, perché lo stampo per la Chiffon Cake ha il fondo apribile, il foro al centro e i piedini, e comunque per sformarlo bisogna ricorrere comunque ad una spatola… lo stampo da Pandoro non ha né il fondo apribile, né i piedini, né il foro al centro e di utilizzare la spatola neanche a parlarne… Allora si userà uno stampo da Pandoro non troppo grande (io ho usato uno stampo da 750 gr.), per poterlo sformare facilmente si userà lo staccate spray, per lasciarlo raffreddare nello stampo in modo tale che l’umidità rimanga all’interno del Pandoro Chiffon Cake (dato che capovolgendolo si staccherà che è una meraviglia…) lo si capovolgerà’ su una “rete antiaderente per barbecue” (e ve la consiglio anche per le grigliate… si trova facilmente su Amazon e si lava anche in lavastoviglie) poggiata su due spessori, a sua volta poggiati su una griglia di acciaio, lasciando ovviamente lo stampo da Pandoro sulla Chiffon Cake a forma di Pandoro, fino a raffreddamento.
Un altro problema è la quantità di impasto da mettere nello stampo da Pandoro da 750 gr. ; vi dico subito che con gli ingredienti che ho usato, l’impasto lievitando fuoriesce un po’ dallo stampo da 75o gr. (peraltro facendo formare lo zoccolo caratteristico del Pandoro). Mi chiederete e che problema c’è allora? Invece il problema è che questa parte di Pandoro che deborda dallo stampo si asciuga un po’ in forno…per ovviare a questo davvero piccolo inconveniente (perché lo zoccolo è buono lo stesso, solo un po’ più asciutto) basta togliere un po’ di impasto e metterlo per esempio in uno piccolo stampino usa e getta di stagnola, sempre spruzzato di staccante.
Ingredienti
per uno stampo da Pandoro 750 gr (togliendo un po’ di impasto, solo se si vuole, da cuocere come ho detto già, in uno stampino di stagnola usa e getta con staccante, se non si vuole lo zoccolo del Pandoro)
4 uova a temperatura ambiente
200 gr zucchero fine
200 gr farina
130 ml latte di mandorle
80 ml olio di semi
1 cucchiaino di lievito per dolci
½ cucchiaino di cremore tartaro
½ cucchiaio da tavola, raso di mix di aromi per Panettone, Pandoro, Colomba, Ciambelloni,
un pizzico di sale fino
zucchero a velo vanigliato q.b. per decorare proprio come si fa con il Pandoro classico.
In una ciotola setacciare la farina con il lievito, unire lo zucchero e il sale e mescolare.
Nella ciotola della planetaria con la frusta mettere i tuorli con il latte di mandorle, l’olio di semi e il mix di aromi per Panettone, Pandoro, colomba e ciambellomi, lavorare tutto insieme; unire gli ingredienti secchi e lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio.
Togliere questo composto dalla ciotola della planetaria e lavare molto bene (con acqua calda e sapone) ciotola e frusta perché servirà per montare gli albumi a neve ferma (e ormai sappiamo tutti che non monteranno in presenza, anche in minima traccia di grasso o tuorlo, se non si vuole fare questo passaggio gli albumi possono essere montati con uno sbattitore a mano in grado di montare gli albumi nella giusta maniera, cioè a neve ben ferma).
Quindi versare gli albumi nella ciotola della planetaria con la frusta, entrambe ben pulite e asciugate, e iniziare a sbattere (dapprima a bassa velocità) fino a quando gli albumi non siano ben schiumosi, quindi unire il cremore di tartaro, mentre la frusta è in movimento e sbattere alla massima velocità fino a che gli albumi siano montati a neve ben ferma (sono montati a neve ben ferma, quando rivoltando la ciotola, gli albumi non cadono giù).
Versare metà composto di tuorli, negli albumi montati e mescolare con una frusta grande (o marisa grande), rigorosamente a mano e dal basso verso l’alto girando nel contempo anche la ciotola.
Unire l’altra metà dei tuorli e mescolare sempre dall’alto verso l’alto; si otterrà un impasto ben amalgamato, vellutato e gonfio che è uno spettacolo. Versare l’impasto nello stampo da Chiffon Cake ben spruzzato di staccante, cercando accuratamente di non sporcare i bordi dello stampo con schizzi d’impasto (questo per evitare che il Pandoro Chiffon Cake lievitando in forno, incontri ostacoli di schizzi d’impasto già cotti, peggio bruciati, che comprometterebbero la giusta lievitazione). Quindi passare in forno preriscaldato a 160° – 170° per circa 65 – 75 minuti (tutto dipende dal forno) Ovviamente è bene fare la prova stuzzicadenti, che io ho fatto con un lungo spiedino per controllare che il cuore fosse cotto. Sfornare e capovolgere lo stampo sulla una “rete antiaderente per barbecue” poggiata su due spessori, a sua volta poggiati su una griglia di acciaio, lasciando ovviamente lo stampo da Pandoro sulla Chiffon Cake, fino a raffreddamento. Spolverare abbondantemente con zucchero a velo vanigliato.
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