La Chiffon cake o Fluffosa alle mandorle e pistacchi è una versione della torta base di Valentima Cappiello, (Lei è bravissima, fa dei dolci strepitosi quindi vi consiglio di visitare il suo sito), che io ho fatto perché avevo delle mandorle e dei pistacchi da usare… e quale migliore occasione di questa! La base è quella del sito www.ifood.it
Con una piccola variante: ho usato il latte di mandorle con pistacchi della Codorelli.
Il risultato è stato favoloso, è piaciuta a tutti e l’abbiamo fatta fuori in un fiat, proprio perché dovevamo capire se ci piacesse o no… Ebbene l’abbiamo molto gradita… il caffè è d’obbligo ma anche un liquorino ci sta una favola!
La crema alle mandorle l’ho presa da qui (https://blog.giallozafferano.it/allacciateilgrembiule/crema-di-mandorle-facile/)
La crema ai pistacchi si può usare quella in barattolo buonissima, di “Sicilia Perfetta” prodotta e confezionata nello stabilimento di Contrada Sciara 95034 Bronte (CT)
Oppure la si può fare: presa dal blog http://blog.giallozafferano.it/passioneperilcibo/crema-di-pistacchio/
Una versione della Chiffon cake… favolosa, provare per credere! La chiffon cake è già molto buona di suo, le due creme aggiungono morbidezza e un gusto avvolgente; la granella di pistacchio e i filetti di mandorle tostati poi, danno una nota croccante piacevolissima!
Nota: Il vassoio l’ho dipinto su stoffa e vi presento la mia mini collezione di servizietti!
Ingredienti
per uno stampo da Chiffon cake di 26 cm
300 gr farina 00
280 gr zucchero semolato fine
7 uova intere
120 gr di olio di semi di Arachidi
200 gr di latte di mandorle con pistacchi della Condorelli (o latte di mandorle)
1 bustina di lievito per dolci (16 gr)
2,5 gr Cremore di Tartaro (il bitartrato di potassio è un sale di potassio dell’acido tartarico che si presenta come una polverina bianca. Ha azione lievitante soprattutto se usato insieme al bicarbonato. Ricordo mia nonna che usava la combinazione di questi due elementi, perché allora non esisteva il lievito chimico. L’insieme di Cremore di Tartaro e bicarbonato è adattissimo per i lievitati per gli in tolleranti al lievito e per i vegetariani o vegani. Per orientarsi quanto usarne basterà sostituire il quantitativo di lievito chimico previsto nella ricetta, con metà cremore di Tartaro e metà bicarbonato di sodio.)
I semini di ½ bacca di vaniglia o 1 ½ cucchiaino di estratto di vaniglia
1 cucchiaino di sale fino
Granella di pistacchi di Bronte q.b.
Lamelle di mandorle tostate q.b.
In una ciotola setacciare la farina con il lievito, unire lo zucchero e il sale e mescolare.
Nella ciotola della planetaria con la frusta mettere i tuorli con la vaniglia, il latte di mandorle, l’olio di semi e lavorare tutto insieme; unire gli ingredienti secchi e lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio.
Togliere questo composto dalla ciotola della planetaria e lavare molto bene ciotola e frusta perché servirà per montare gli albumi a neve ferma (e ormai sappiamo tutti che non monteranno in presenza, anche in minima traccia, di grasso o tuorlo, se non si vuole fare questo passaggio gli albumi si possono montare con uno sbattitore a mano in grado di montare gli albumi nella giusta maniera). Quindi versare gli albumi nella ciotola della planetaria con la frusta, entrambe ben pulite e asciugate, e iniziare a sbattere (dapprima a bassa velocità) fino a quando gli stessi non siano schiumosi, quindi unire il cremore di tartaro mentre la frusta è in movimento e sbattere alla massima velocità fino a che gli albumi siano montati a neve ben ferma (sono montati a neve ben ferma, quando rivoltando la ciotola gli albumi non cadono giù).
Versare metà composto di tuorli negli albumi montati e mescolare con una frusta, rigorosamente a mano e dal basso verso l’alto girando nel contempo anche la ciotola.
Unire l’altra metà dei tuorli e mescolare sempre dall’alto verso l’alto; si otterrà un impasto ben amalgamato, vellutato e gonfio che è uno spettacolo. Versare l’impasto nello stampo da Chiffon cake non imburrato né infarinato, cercando accuratamente di non sporcare i bordi e il centro dello stampo con schizzi d’impasto. Quindi passare in forno preriscaldato a 160° per circa 75 minuti (tutto dipende dal forno, con il mio ho dovuto allungare il tempo di cottura di 20 minuti). Ovviamente è bene fare la prova stuzzicadenti, che io ho fatto con un lungo spiedino per controllare che il cuore fosse cotto. Sfornare e subito capovolgere lo stampo. Lasciare raffreddare in questa posizione per 12 ore. Come ho detto la Chiffon cake dovrebbe staccarsi da pareti e fondo dello stampo, ma per togliere il fondo anche questa volta, mi sono dovuta aiutare con una spatola.
Tagliare a metà la Chiffon cake, con l’attrezzo adatto e farcirla con la crema alle mandorle e lamelle di mandorle tostate. Ricomporre la chiffon cake. Spolverare i lati della Chiffon cake con zucchero al velo e ricoprire la superficie con la crema ai pistacchi di Bronte, granella di pistacchi e lamelle di mandorle tostate.
Crema alle mandorle
200 gr di cioccolato bianco
200 gr di mandorle spellate (o farina di mandorle)
200 gr di zucchero al velo
100 gr di burro
½ bacca di vaniglia (o 1 ½ cucchiaini di estratto di vaniglia)
Se non si usa la farina di mandorle, in un mixer potente (tipo Bimby) mettere le mandorle e lo zucchero e mixare alla massima potenza per ridurle in farina. A fuoco basso fondere il cioccolato bianco con il burro e i semini della bacca di vaniglia o l’estratto, unire la farina di mandorle con lo zucchero e cuocere per 10 minuti. Riempire i vasetti già sterilizzati, con la crema bollente, avvitare i copechi e capovolgerli per creare il sottovuoto in modo tale da poter conservare i barattoli fuori dal frigo, una volta che si siano raffreddati a temperatura ambiente. Quando il barattolo viene aperto va conservato in frigo.
Crema ai pistacchi di Bronte
100 g di pistacchio di Bronte privato dai gusci, tostato e pelato
50 g di zucchero semolato fine
3 – 4 (secondo la densità desiderata) cucchiai di latte di vaccino, che per gli intolleranti al lattosio può essere sostituito, in pari dose, con latte di soia. Così la crema spalmabile si conserva per circa 4 giorni in frigo (perché c’è il latte)
Il latte può essere sostituito con olio di semi di girasole o mais per ottenere una crema spalmabile a lunga conservazione.
In un mixer potente (tipo Bimby) mettere pistacchi e zucchero e mixare alla massima potenza affinché il tutto si riduca in farina, continuando a mixare, dai pistacchi inizierà a fuoriuscire l’olio contenuto nei pistacchi e si formerà una pasta, a questo punto, dal foro per aggiungere i liquidi versare poco alla volta il latte, fino alla consistenza voluta
La vostra crema di pistacchio è pronta per essere consumata e se ne rimane, cosa che dubito fortemente, potrà essere conservata in frigorifero per 4 giorni (per la presenza del latte).
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