La pasta coi cavoli rapa che descriverò è quella che faceva Aldo Fabrizzi, indimenticato attore comico di noi degli “anta”. Aldo Fabrizzi, amante della buona cucina, la raccontava in televisione con la sua verve e la sua comicità unica e arguta.
Il cavolo, originario del bacino del Mediterraneo, è coltivato dai tempi più antichi. Appartiene alla famiglia delle Crucifere, famiglia a cui appartengono anche il broccolo, il cavolfiore, il cavolo cappuccio e i cavoletti di Bruxelles. Tutti questi ortaggi hanno proprietà antitumorali e tutti grandi e piccini dovremmo mangiarne, il problema sta nell’odore non proprio gradevole e nel sapore non a tutti gradito.
Un vecchio detto, dalle nostre parti, recita “ A casa nuova preparare: pasta coi cavoli e pesce fritto” questo perché così la nuova casa avrà il battesimo degli odori del cucinare che sarà beneaugurante.
Tuttavia la ricetta di Aldo Fabrizzi troverà sicuramente dei nuovi estimatori, provatela! La troverete diversa dalla solita pasta coi cavoli.
Mia figlia che storceva sempre il naso, quando le presentavo la pasta coi cavoli normale, in questa versione la mangia volentieri.
Ingredienti per 4 persone
280 – 300 gr ditalini o spaghettoni spezzettati
4 mazzetti di cavoli (quelli verdi con il fusto ingrossato commestibile)
2 spicchi d’aglio
100 gr. prosciutto cotto a cubetti
½ bicchiere di vino bianco
1 scatola di polpa di pomodori a pezzetti da 400 gr. (o pomodori freschi)
Peperoncino q.b.
Olio extravergine q.b.
Sale e pepe q.b.
In una pentola sufficientemente grande, dove andrà cotta anche la pasta, mettere dell’olio d’oliva con l’aglio tritato (al quale avrete tolto l’anima), il peperoncino tagliato a fettine (al quale toglierete punta e semi se non vorrete un piatto troppo piccante, altrimenti metteteli pure, fate come più vi piace), unire il prosciutto e fare soffriggere, sfumare con il vino, quando sarà evaporato aggiungere i pomodori (meglio se freschi, spellati, privati dei semi e tagliati a pezzetti) e salare. Fare cuocere per fare insaporire e restringere l’intingolo, al quale unire acqua sufficiente a far cuocere i cavoli e la pasta, quest’ultima però andrà unita solo quando i cavoli sono ancora al dente, aggiustare di sale e portare a cottura.
Servire spolverando con pepe nero e un filo d’olio extravergine d’oliva a crudo.
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