Quest’anno ho fatto le olive nere (mature) lucide, come mi hanno suggerito i fratelli fruttivendoli, amici miei da sempre e finalmente sto mangiando olive nere degne di questo nome.
Ma perché non glielo ho chiesto prima? Negli anni passati le ho messe a strati con il sale, lavate, buttate nell’acqua calda, asciugate, passate in forno bassissimo, insomma facevo loro passare i “guai del lino” e venivano troppo secche e raggrinzite; per tanti altri anni, pazientemente foravo le olive una ad una con uno spillone, le andavo posizionando in un barattolo di vetro con del sale, man mano che fuoriusciva il liquido di vegetazione lo eliminavo. Poi anche queste, sciacquate, asciugate e messe in barattolo di vetro con olio, aceto balsamico e …ma anche queste non mi soddisfacevano.
Il metodo dei fratelli fruttivendoli invece è molto semplice ed efficace. Anche se, dopo avere messo le olive nere mature in salamoia, sono diventate bianche, sembravano proprio olive bianche in salamoia (ed ho subito pensato di aver sbagliato tutto), invece quando le ho scolate dalla salamoia, le ho asciugate con una salvietta di spugna (dedicata a questo scopo), le ho unte con dell’olio e messe nel barattolo di vetro asciutto, dopo poco son tornate belle nere lucide e buonissime.
Olive nere lucide (mature)
Una salamoia tradizionale fatta con acqua e tanto sale fino a che immergendo un uovo crudo, ben lavato non galleggi (la soluzione salina è corretta).
Olio d’oliva q.b.
Lavare le olive, metterle in un barattolo di vetro con la salamoia per circa 3 giorni (assaggiarne una, dovrà già essere di sapore gradevole); a questo punto scolarle, asciugarle bene con una salvietta, lasciarle un po’ all’aria (io le ho messe sotto il ventilatore, girandole qualche volta) e quindi metterle di nuovo nel barattolo (lavato e asciugato), con olio d’oliva quel tanto che basta a ungerle per bene tutte, scuotendo il barattolo. Di tanto in tanto rigirarle.
Sono già pronte da mangiare. Saranno belle succose, lisce, nere, lucide e soprattutto saporite.
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